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Escalation Pericolosa Minaccia la “Flotta della Resilienza” – Il Jamming Isola le Navi e l’Occupazione Manovra a 5 Piedi di Distanza

 

Escalation Pericolosa Minaccia la “Flotta della Resilienza” – Il Jamming Isola le Navi e l’Occupazione Manovra a 5 Piedi di Distanza

Di Mohammad Akil

Per il Portavoce Ufficiale della Flotta della Resilienza (Freedom Flotilla)

 

Tattiche di Isolamento: Il Jamming Oscura la Nave “Syrinx”

 

La “Flotta Globale della Resilienza” (“Global Freedom Flotilla”) sta affrontando una diretta e pericolosa escalation da parte delle forze israeliane in acque internazionali, in un chiaro tentativo di ostacolare la nostra missione umanitaria volta a rompere l’assedio sulla Striscia di Gaza.

Questa escalation è iniziata con l’esecuzione di intense operazioni di jamming elettronico che prendono di mira i sistemi di navigazione e comunicazione. La nave “Syrinx” in particolare è stata colpita da questo jamming, che mira a “accecare” la nave e a paralizzare la sua capacità di determinare con precisione la sua posizione e rotta. Quest’atto non è un semplice guasto tecnico, ma un tentativo deliberato di mettere in pericolo la sicurezza degli attivisti e della nave in alto mare.


 

Manovra di Pirateria: La “Alma”, Nave Guida, Sotto Minaccia Diretta

 

L’escalation non si è fermata al jamming a distanza, ma ha raggiunto la fase di manovra diretta ed estremamente pericolosa.

In un atto che equivale a una palese aggressione, una nave da guerra israeliana si è avvicinata alla nave “Alma”, l’unità di testa della Flotta, a una distanza estremamente pericolosa: soli cinque piedi (circa un metro e mezzo). Questo avvicinamento provocatorio e minaccioso rivela una chiara intenzione di creare caos e panico, o di causare un disastroso incidente di collisione in acque internazionali.

Contemporaneamente a questa manovra aggressiva, tutti i sistemi di comunicazione (sia satellitari che radio) di diverse navi della Flotta sono stati completamente disattivati. Questo deliberato taglio delle comunicazioni mira a:

  • Isolare la Flotta a livello internazionale: Impedire agli attivisti di inviare richieste di soccorso o di informare il mondo su qualsiasi aggressione o operazione di sequestro non appena avviene.
  • Imporre l’oscuramento mediatico: Eseguire qualsiasi azione militare contro la Flotta lontano dagli occhi dei media e dalla sorveglianza internazionale.

 

La Sfida della Volontà: Nessun Ritiro dal Rompere l’Assedio

 

Queste tattiche israeliane, che includono jamming, avvicinamento terrificante e interruzione delle comunicazioni, sono senza dubbio classificate come atti di pirateria internazionale e aggressione sfacciata contro civili che trasportano aiuti umanitari.

Invitiamo i governi i cui cittadini partecipano a questa Flotta ad adottare una posizione ferma e immediata per proteggere le loro navi e i loro attivisti. Nonostante queste minacce, ribadisco, a nome di tutti i partecipanti alla “Flotta della Resilienza”, che stiamo procedendo verso Gaza. I tentativi di isolamento e intimidazione non riusciranno a distoglierci dal nostro sacro obiettivo: rompere l’assedio per la nostra gente.

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