Il cuore di Roma insorge

Il cuore di Roma insorge: Manifestazione imponente e sciopero generale chiudono i servizi davanti al Colosseo in solidarietà con Gaza
Di: Mohamed OKIL
ROMA – Sabato 4 ottobre 2025 non è stata una giornata ordinaria nella Capitale italiana. Si è trasformata in un momento storico di svolta per l’espressione della solidarietà europea con Gaza. La città ha visto un’enorme manifestazione imponente che ha attraversato le sue vie principali, offrendo uno spettacolo raro di rabbia popolare che si è concentrato attorno al Colosseo (il Teatro Romano), eterno simbolo di civiltà.
Questa grande marcia, con una partecipazione stimata in centinaia di migliaia di persone, non è stata un semplice grido passeggero. È arrivata per consolidare le richieste di cessate il fuoco a Gaza e la fine dell’assedio.
Sciopero Generale Paralizza Roma: Chiusura dei Servizi per Pressionare il Governo
Ciò che ha conferito al movimento di Roma una forza e un impatto eccezionali è stata la sua coincidenza con un vasto sciopero generale che ha coinvolto settori vitali in tutta Italia nei giorni precedenti la manifestazione, portando di fatto alla chiusura e interruzione di numerosi servizi pubblici e privati. Questo sciopero è stato uno strumento di pressione senza precedenti, indetto dai sindacati in solidarietà con il popolo palestinese:
- Settore dei Trasporti: Ha subito un’ampia paralisi, con l’interruzione parziale del servizio di metropolitana, autobus e treni, creando disagi alla circolazione quotidiana della città.
- Scuola e Istruzione: Il processo educativo è stato interrotto a causa della chiusura di molte scuole e università in risposta agli appelli allo sciopero.
- Porti: Altre città italiane, comprese le aree portuali, hanno registrato proteste e blocchi dei porti per rifiutare lo scarico o il carico di qualsiasi merce sospettata di essere collegata alle operazioni militari.
Questa chiusura dei servizi è stata un messaggio chiaro dalla piazza italiana: la solidarietà con le vittime della guerra a Gaza è una priorità che supera il normale corso della vita quotidiana.
L’Eco dei Cori Davanti al Colosseo
Le piazze storiche di Roma, e in particolare l’area adiacente al Colosseo, si sono trasformate nel fulcro del raduno dei manifestanti il 4 ottobre. I partecipanti hanno sventolato bandiere palestinesi e striscioni che chiedevano giustizia, ribadendo il loro totale rifiuto di quella che considerano una “pulizia etnica” contro i civili nella Striscia assediata.
I dimostranti hanno chiesto al governo italiano e all’Unione Europea di intraprendere passi pratici e immediati, i più importanti dei quali sono:
- Immediato e permanente cessate il fuoco.
- Fine dell’assedio israeliano e permesso per l’ingresso illimitato di aiuti umanitari.
- Applicazione di un embargo totale sull’esportazione di armi alle parti in conflitto, per fermare qualsiasi forma di complicità nella guerra.
La scena a Roma ha confermato che la coscienza europea è vigile e che le proteste del 4 ottobre hanno rappresentato il culmine di una crescente pressione popolare che rifiuta il silenzio internazionale e chiede una posizione etica ferma nei confronti della crisi umanitaria a Gaza.